martedì 27 gennaio 2015

L'EROICO GESTO RIVOLUZIONARIO DEL VALOROSO COMPAGNO TSIPRAS

Tsipras ha formato il suo governo: i dicasteri economici - a cominciare da quello delle Finanze - vanno ad economisti rigorosamente pro-euro. Certo, sono anche - a parole - anti-austerità, ma voglio dirlo per l'ennesima volta con pochissime parole e nel modo più semplice: un paese che deve recuperare competitività sui mercati, che deve "stimolare la crescita", che deve uscire dalla recessione e/o che ha un alto debito pubblico (magari un debito privato trasformato in debito pubblico...)  ha una strada maestra, da quando esistono il capitalismo e il mercato globale (e finchè esisteranno): svalutare la propria moneta. Se questo non lo può fare, perchè c'è un sistema di cambi fissi - come il vecchio SME - oppure una moneta unica - come l'Euro - allora gli resta solo una possibilità: svalutare il reddito dei cittadini, con il taglio di salari e pensioni, la liquidazione dello stato sociale, i licenziamenti di massa, ecc.. Dunque l'austerità non è una politica "sbagliata", è l'unica politica possibile nel sistema dell'euro. E l'Euro è stato scientificamente programmato per produrre questa politica. Dunque, gli economisti e i leader politici che sostengono di volere l'euro, ma senza l'austerità o sono incompetenti o sono dei demagoghi.
Con i ministri economici che ha scelto, Tsipras ha già di fatto annunciato l'irrealizzabilità del suo ambizioso programma.
Certo, anche se il gioco resta a somma zero, potrebbe sempre redistribuire almeno in minima parte i sacrifici, ovvero varare qualche provvedimento un poco più sostanzioso degli ottanta euro di Renzi. Ad esempio, potrebbe ridurre un poco le spese militari che, in un paese al collasso, con metà della popolazione sotto la soglia di povertà, incidono ancora per una percentuale elevatissima del PIL rispetto a ogni altro paese europeo.
Sapete, però, quale è l'unico Ministero affidato agli alleati di destra? La Difesa! Dunque le spese militari rischiano di aumentare ancora! Del resto, Tsipras, a differenza di parecchi suoi fans, specie italiani, è tutt'altro che stupido e sa che in Grecia i colonnelli sono sempre dietro l'angolo.
Ora, mi chiedo: è un governo di svolta, è un governo rivoluzionario, quello che è nato? E' un terremoto o almeno un forte segnale positivo questa vittoria di Syriza? I mercati, che valutano le cose senza lo schermo dell'ideologia e con una buona dose di cinismo, non hanno subito alcun contraccolpo: non c'è stata la "frana" annunciata e temuta. I mercati non credono a Tsipras, non lo prendono sul serio. 
Ma forse i mercati non si sono accorti che "una cosa di sinistra", il nuovo premier greco, in verità, l'ha già fatta. Anzi ha fatto davvero una cosa quasi rivoluzionaria, ha lanciato un chiaro segnale di rottura. Strano che non se ne siano accorti, perchè il gesto è stato enfatizzato da tutti i mass-media. Tsipras ha giurato senza cravatta.

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