mercoledì 25 febbraio 2015

IL TOTALITARISMO ISLAMISTA

http://it.gariwo.net/pagina.php?id=12139

Di fronte a questo contributo, davvero encomiabile, di Domenico Quirico, un contributo alla verità sul nuovo totalitarismo islamista, vi è da chiedersi se sia purtroppo necessaria la drammatica esperienza di mesi di prigionia per poter vedere e denunciare con chiarezza ciò che continua a sfuggire a tanti, avvinti dalla retorica "buonista" e dal terrore dell'"islamofobia" più che del terrorismo. 
Quirico, anzitutto, coglie molto bene la novità dell'ISIS rispetto al precedente terrorismo integralista e ne individua la chiara natura totalitaria.
Nota pure un altro punto fondamentale: la propaganda dell'ISIS non è affatto rivolta a noi occidentali, ma ai musulmani e non ha tanto fini di terrore, quanto di proselitismo.

" i destinatari di queste esecuzioni compiute in un modo così terrificante non sono gli occidentali, ma gli stessi musulmani di tutto il mondo che vedono, che assistono a una lezione voluta dagli uomini del Califfato. La lezione è che la potenza del Califfato è in grado di sopprimere quelli che prima erano i padroni del mondo, gli americani, gli inglesi, i giapponesi. È la prova della variazione dei rapporti di forza nel mondo. L’Islam è di nuovo forte, vincente e in grado di giustiziare, di punire gli infedeli. Questo è il messaggio e i destinatari non siamo noi, non è Obama, non è Cameron, ma i musulmani spettatori di questa orribile messa in scena, in cui il guerriero dell’Islam sgozza l’infedele, che è in ginocchio e subisce la sua sorte senza poter reagire. È l’agnello sacrificale e il coltello è lo strumento del sacrificio umano."

Il giornalista, poi, distrugge finalmente l'equivoco rassicurante sul carattere "minoritario" dell'integralismo islamico rispetto alla maggioranza dell'Islam "moderato" e pacifico. Le sue parole hanno davvero quella portata liberatoria che ha sempre la verità:


L’islam radicale è una degenerazione che riguarda una componente minoritaria o riflette un’ostilità verso l’Occidente largamente diffusa nel mondo musulmano?
Minoritario è un concetto un po’ curioso. Cosa vuol dire? I nazisti erano minoritari rispetto ai tedeschi e hanno governato, ahimè, la Germania e una buona fetta dell’Europa fino al 1945. I bolscevichi erano quattro gatti rispetto al Partito socialista menscevico eppure hanno dominato la Russia e un pezzo del mondo per quasi un secolo. Il concetto minoritario è disorientante nel momento in cui ci sono delle minoranze fortemente determinate che hanno un progetto deciso e sono più abili e capaci delle maggioranze fatte da nullafacenti, da tiepidi, da gente che tira a campare, ad arrivare al giorno dopo e non vuole essere disturbata e accetta qualsiasi cosa in cambio del quieto vivere. Le dittature, i sistemi totalitari sono la conseguenza di questo rapporto tra minoranza e maggioranza. La maggioranza degli abitanti musulmani, che vuole arrivare al giorno dopo, non pensa che i guerrieri della Jihad spariranno, anzi è convinta che prenderanno tutto il potere, questo è il problema.

Infine, rimandando alla lettura completa dell'articolo, vorrei sottolineare come Quirico demistifica anche la retorica del "dialogo". Chi dovrebbero essere i nostri interlocutori "moderati"? E via una bella lista di improbabili partner e alleati, a cominciare proprio da quei curdi ora eletti a eroi dell'islam "buono" e di sinistra, ma che Quirico ricorda come siano stati protagonisti diretti nel 1915 del massacro di un milione di armeni, nel primo genocidio del Novecento, che servì anche da modello di studio agli ufficiali tedeschi, allora alleati dei turchi, e in seguito membri delle SS.


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