martedì 10 febbraio 2015

Tsipras e i suoi tifosi italiani, fra la tragedia e la farsa

Se la situazione del popolo greco non fosse così tragica, dovremmo solo sbellicarci di risate per l'ultima trovata demagogica di Tsipras e, soprattutto, per le reazioni entusiastiche dei suoi non pochi fan italiani. Mi riferisco alla richiesta di "riparazioni" alla Germania per i danni provocati durante la seconda guerra mondiale nel periodo dell'occupazione nazista della Grecia. 
La demagogia, purtroppo, approfitta molto spesso dell'ignoranza o della smemoratezza. 
La verità è che la Grecia non fu attaccata dalla Germania nazista, ma - guarda un po'! - dall'Italia di Mussolini, il 30 ottobre del 1940. Mussolini, indispettito per non essere stato informato tempestivamente delle precedenti azioni militari tedesche, frustrato dai deludenti risultati ottenuti dalle forze armate italiane in quei primi mesi di guerra - in Libia, in Francia, in Africa Orientale - che rischiavano di vanificare il suo progetto di guerra autonoma e "parallela" a quella dell'alleato germanico, decise frettolosamente di invadere la Grecia. L'azione non fu affatto concordata con Hitler, che anzi deliberatamente non venne neanche informato, e fu intrapresa nella stagione meno adatta, in pieno autunno, nonostante le riserve dei generali. Così, nonostante i tracotanti proclami (il ben noto "spezzeremo le reni alla Grecia!"), l'esercito italiano si trovò presto in serie difficoltà. Soltanto per questo, per soccorrere l'alleato italiano e consentirgli di concentrare di nuovo le sue forze contro la Gran Bretagna, Hitler si risolse ad intervenire nei Balcani, nella primavera del 1941. L'invasione dei Balcani e, in particolare, della Grecia non rientrava affatto nei piani di Hitler, anzi era un pericoloso diversivo strategico che finì per ritardare la progettata "Operazione Barbarossa", l'invasione dell'URSS (e questo ritardo fu poi fatale). 
Da quel momento - e fino all'armistizio dell'8 settembre - la Grecia stette effettivamente sotto un duro regime di occupazione militare, ma non si trattò di una occupazione solo tedesca, ma italo-tedesca. Pertanto, sono davvero comiche le reazioni di plauso e di entusiasmo a questa ultima uscita di Tsipras - chiaramente demagogica e strumentale, anche perché del tutto implausibile - da parte dei suoi sostenitori italiani: se davvero fosse fondata e realistica la richiesta greca di risarcimento, essa andrebbe rivolta all'Italia prima che alla Germania! Chissà, allora, se i tifosi nostrani di Syriza sarebbero disposti a rinnovare la solidarietà che ora manifestano ai compagni greci, quando questa solidarietà non fosse più così comoda e gratuita come è ora...

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