sabato 17 dicembre 2016

PENSIERI SPARSI SUL FANATISMO POLITICO E LA DECADENZA ITALIANA


DOPO IL REFERENDUM



Chi si innamora di un capo politico è ad un passo dal fascismo. Quando poi si tratta di un capo un po' ridicolo allora è ad un passo dal fascismo di Starace neanche da quello di Mussolini



Ecco la domanda: come è possibile che coloro che (giustamente) sbeffeggiano i grillini possano poi credere a Frottolo? È come in quei tifosi che valutano lo stesso fallo da rigore diversamente, a seconda che sia a vantaggio o ai danni della propria squadra.



Capodanno 2017 al CNEL: straordinarie attrazioni della serata la soubrette Maria Elena e il grande illusionista Matteo. Per un capodanno moderno ed efficiente, per la riforma dell'anno solare!



E Cuperlo che all'ultimo si è schierato per il Si, pensando di salire sul carro del vincitore? Prima o poi bisognerà fare un serio studio psico-antropologico sulla "minoranza PD".



Il 40% è di Renzi, come era di Fanfani dopo il referendum sul divorzio. La storia si conferma ottima maestra, ma senza allievi.



Non serve fare sondaggi: quando cantanti, attori, divi e vip vari si schierano con qualcuno, lo fanno perdere inesorabilmente.



Stavolta proprio non possono dire che il risultato è stato determinato da vecchi rimbambiti, ignoranti e garantiti dalla pensione. Ma già cominciano a insinuare che i giovani "non sono molto informati" e votano in modo irrazionale per "paura del futuro" Spocchiosi e stupidi pseudo-colti e pseudo-intellettuali. Irrecuperabili.



Quando il Bomba minaccia di ritirarsi a vita privata c'è pure qualcuno che lo prende sul serio. Non lo farà, anche perché il rottamatore del vecchio ceto politico, il giustiziere della casta dei politici di professione non ha un lavoro e da sempre campa con la politica.



La "buona scuola" per Renzi è stata ottima: ora ha almeno uno stipendio in famiglia



Ha fatto il jobs act per i giovani e l'81% dei giovani gli ha votato contro; ha fatto la "buona scuola" e ha suscitato la rivolta degli insegnanti; ha dato gli 80 euro e nei quartieri popolari ha preso il minimo dei voti; ha fatto una legge elettorale e la Consulta gliela boccera' o modificherà; ha fatto la riforma costituzionale e il 60% degli italiani gliel'ha stracciata...I veri voti di "pancia", populisti, politicamente analfabeti sono quelli di chi dà credito a uno così



Secondo taluni analisti uno che ha votato No ha un'alta probabilità di essere povero, disperato e semianalfabeta (come gli elettori della Brexit e di Trump, per intenderci). Vi ringrazio per avermi tenuta nascosta questa triste realtà per oltre mezzo secolo.





"Al voto!, Al voto!". "Elezioni subito!". "Elezioni il prima possibile"! Ma poi per votare chi, fatemi capire...



Rimettete nel cassetto il certificato elettorale: con la manovra a tenaglia Mattarella-Consulta non si voterà prima di alcuni mesi. Ed è un bene, visto che manca una legge elettorale decente. La democrazia liberale e parlamentare ha i suoi tempi e le sue procedure. Nella democrazia populista e plebiscitaria, che piace trasversalmente a Renzi, a Salvini e a Grillo ed entusiasma tanti italiani conquistati dalla retorica fascistoide della velocità e della "governabilità", si può votare anche in due minuti, magari per alzata di mano o per acclamazione o come dice Salvini "con qualunque legge elettorale". Però si vota a c...





Alla direzione del PD parlerà solo Renzi. Non succedeva nemmeno nel Politburo del PCUS



Un partito che rimanda la discussione sulla crisi di governo a dopo la soluzione della crisi di governo: una singolare concezione della democrazia! Se questa è la seconda repubblica, viva la prima!



Il M5S deposita una proposta per estendere l'Italicum al Senato, dopo averlo avversato e dipinto come una legge elettorale mostro. Benvenuti nel mondo del tatticismo politico! Ma a questo punto conveniva votare Si e risolvevano il problema.



Alessandro Di Battista: "Io voglio che i cittadini devono votare". Io invece voglio che Di Battista, grillini, grilline, renzini e renzine devono studiare e lavorare.



"L'auto si fermò. Si aprì la portiera. Non scese nessuno. Era Gentiloni". E non dite che mi sono buttato a destra, che cito pure Fortebraccio (sempre odiato), con un minimo adattamento alla penosa attualità.



E così, contrariamente agli allarmi lanciati da tanti sostenitori del Sì, non sono arrivate né le locuste, né l'armageddon e nemmeno il governo Grillo o Di Maio. La crisi di governo è durata 48 ore. I mercati godono di buona salute, non fosse per il MPS, che secondo il Bomba era ormai una banca risanata. Da chi aveva agitato più o meno simili spauracchi in buona fede mi aspetto una laica resipiscenza: quando le idee vengono falsificate dalla realtà si cambiano le idee, non si violenta la realtà. A quelli che erano meno in buona fede non resterà che essere più prudenti in futuro, perché quando si dicono idiozie senza neanche evitare le disfatte succede che poi nessuno più ti prenda a libro paga







IL “NUOVO” GOVERNO



Come sa chi ha la sventura di seguirmi, ritengo che il M5S esprima un allarmante fenomeno di fanatismo politico, più preoccupante dei mali, pur molto gravi, che il movimento vorrebbe combattere. Devo però notate che un fanatismo politico non meno virulento si è potuto notare nella campagna referendaria e post-referendaria fra molti "renzisti", che oggi, ad esempio, inveiscono contro Gentiloni, come se Gentiloni fosse un'espressione del fronte del No, come se non fosse, come è stato detto con efficace metafora, l'allenatore in seconda mandato in panchina dal titolare, temporaneamente squalificato, che dalla tribuna lo guida con il walkie-talkie. Mi permetto di completare così la metafora: speriamo che la squadra del PD e dei suoi referenti e manovratori sia già condannata alla retrocessione quando l'allenatore titolare sarà pronto a riprendere il suo posto. Nel frattempo, infatti, succederanno altre cose, tra cui le elezioni in Francia, e le "elite" potrebbero aver sbagliato ancora una volta i loro calcoli.



E ancora con la storia dei "governi non eletti"! Eppure basterebbe leggere due righe della Costituzione per evitare di ripetere questa sciocchezza! Il problema non è quello dei governi non eletti ma quello dei parlamenti eletti con leggi elettorali incostituzionali o sballate



Ai fanatici del maggioritario e demonizzatori del proporzionale faccio notare che ben 25 diversi gruppi politici sono stati ricevuti al Quirinale, compresi gli elettori italiani in Sudamerica, ALA, GAL e "Conservatori riformisti"(!!!). Nella prima repubblica non erano mai più di una decina. Con il proporzionale la frammentazione la decidono, ma non necessariamente, gli elettori. Con i vari maggioritari della seconda repubblica la decidono singoli politicanti e conventicole. Proporzionale, con soglia di sbarramento e modesto premio di coalizione: questa sarebbe la migliore legge elettorale. Speriamo.





La Boschi promossa vicepresidente del Consiglio, dopo la solenne bocciatura popolare della "sua" riforma è l'atto più diseducativo che si possa immaginare. È come dire ai giovani: non conta che studiate, vi impegniate e abbiate capacità e competenze; conta solo che vi troviate un potente protettore. Ma cosa vuoi che valga per il Bomba l'educazione dei giovani: doveva solo marcare il territorio intorno all'albero Gentiloni, come i gatti. La Boschi è la sua pipí.





Renzi piazza i suoi "fedelissimi" dal guinzaglio corto intorno al nuovo premier - la Boschi promossa vicepresidente, Lotti in consiglio dei ministri; D'Alema ottiene per interposta persona gli Interni; Alfano, dall'alto del suo decisivo 2% gioca le sue carte come neanche il psdi di Tanassi e se ne va alla Farnesina; la Cgil che aveva finto di fare la voce grossa sulla "buona scuola" si porta a casa il Ministero dell'Istruzione per una delle sue esponenti più ignoranti e che la scuola, dopo esserne rapidamente uscita,  non l'ha mai vista. E temete il ritorno alla prima repubblica? Ma non lo capite ancora che ci hanno tolto le cose migliori della prima repubblica e ci hanno lasciato le peggiori?







LA NEO-MINISTRA DELL’ISTRUZIONE



Trascrizione delle precise parole di Valeria Fedeli alla trasmissione mattutina di La7:



“Io penso che i parlamentari e le parlamentari si devono porre il tema che se viene bocciata questa riforma, sapendo che non c’è un dopo ulteriore di riforma, io penso che dobbiamo prenderne atto… sai perché dico del Parlamento? Intanto, perché parlo di me, non mi sono confrontata con nessuno nel senso che per chi mi conosce sa che uso in autonomia il mio pensiero e la mia testa. Io penso che i giorno dopo, se ha vinto il no, cosa che non mi auguro, perché se guardi il quesito è difficile che le persone vadano a dire no ad una cosa che è utile al paese, ma se il paese dice di no, tu ne devi prendere atto, non puoi andare avanti, non hai l’autorevolezza. Ed è giusto rimettere il mandato da parte del premier, ma anche con la consapevolezza dei parlamentari. Tolgo l’alibi a chi pensa ‘tanto stiamo lì fino al 2018. Perché pensano alla propria sedia, io non penso alla propria sedia”



E fu così che dopo aver detto “io non penso alla propria sedia” divenne Ministro, e ministro dell’Istruzione…





La neo ministra dell 'Istruzione che non solo ha mentito sulla laurea che non ha, ma parla una lingua che ha poco a che fare con l'italiano, è targata CGIL. Viene, però, non dalla Cgil scuola, ma dai tessili. È facile quindi augurarle di far presto ritorno alla sua genuina vocazione. Quelli che mi accuseranno di fare battute sessiste saranno prontamente bannati. La lista per le autodenunce è aperta da questo momento.



Caro Babbo Natale, ti avevamo chiesto una ministra dell'Istruzione (non più pubblica), non che avesse delle competenze e avesse fatto buoni studi (non osavamo tanto), ma che almeno parlasse decentemente la lingua italiana. Ma si vede che ti sei proprio rimbambito. Comunque, sei ancora in tempo: casomai ti avanzasse una renna, ci acconteremmo...





Una può essere anche ignorantissima, incapace di articolare una frase corretta in italiano, senza laurea, né diploma, può non essersi mai occupata di scuola (nemmeno quando avrebbe dovuto frequentarla), ma se è della Cgil e sostiene la teoria gender ecco che la dittatura del politically correct le trova un buon posto...



Molti ricordano come neppure Benedetto Croce avesse la laurea. Ho passato ore a trovare qualche pur debole somiglianza fra Croce e la Fedeli, oltre a questa. Non ne ho trovata alcuna. Pertanto, secondo il ragionamento di costoro qualunque umano sia sprovvisto di laurea può legittimamente ambire, in analogia con Croce, al ministero dell'Istruzione. A questo punto penso che per frenare la deriva di questo paese più che un buon governo occorrerebbero due miracoli: che si tornasse al corretto uso della lingua italiana e al corretto uso delle fondamentali categorie logiche. Due cose, peraltro, strettamente legate l'una all'altra e sempre più latitanti.





LE DISAVVENTURE DELLA GIUNTA RAGGI



La Muraro riceve l’avviso di garanzia e finalmente si dimette. E’ proprio la giunta Ridolini. Lo sapevano da luglio - prima ancora della nomina ad Assessore - dell'indagine, ma hanno truffaldinamente disquisito sulla differenza fra "essere iscritti nel registro degli indagati" e "ricevere un avviso di garanzia". In realtà ora si prepara il rinvio a giudizio e per questo madama-monnezza si è dovuta rassegnare. "Onesta'! Onesta'!"





La Raggi considera "ridicola" l'indagine sulle nomine al Comune di Roma, perché - dice testualmente - " tutto parte dalla Raineri la cui nomina a capogabinetto io ho ritenuto illegittima". Mi chiedo: come si può spiegare a degli stranieri, a cittadini di un qualsiasi paese normale e che non ha forze politiche e sindaci così folkloristici, che la Raggi non è il capo dell'opposizione, ma il sindaco, che la Raineri era il suo capo di gabinetto e che la nomina che ha considerato "illegittima" l'aveva fatta lei medesima? Io ci rinuncio.





Arrestato Marra, braccio destro e "intoccabile" della Raggi, sulla cui nomina è in corso altra indagine. Due giorni dopo le dimissioni della Muraro. Chi ha difeso la Raggi, senza capire che i "poteri forti" non erano fuori dal Comune e contro di lei, ma erano e sono intorno a lei e al suo fianco, chi ha sostenuto l' onestà "a prescindere" del M5S, a dispetto della realtà, è pregato di affacciarsi su questa bacheca, se proprio intende farlo, con il capo cosparso di cenere. I renziani, invece, facciano a meno di compiacersi e pensino alle loro vergogne. Come aver voluto a sindaco di Milano il manager coinvolto in aspetti oscuri di Expo, il quale ora pateticamente si "autosospende" (e che vuol dire? Lo sa che esistono le dimissioni?) e pretende pure l'applauso.





La destra clerico-affaristico-reazionaria dalla quale proviene anche la Raggi: oro, incenso e Marra



La Raggi si è circondata di persone che hanno partecipato attivamente allo sfacelo di Roma con le precedenti amministrazioni e legate a filo doppio ai "poteri forti". Questo e', al di la' delle responsabilità penali, il colossale problema politico che segna il fallimento della prima esperienza di governo del M5S e rende soltanto buffonesca la loro retorica su onestà, trasparenza, liquidazione del "magna magna" e via cantando.





"Sussistenza di un un concreto ed attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose analoghe a quelle già accertate e ciò anche in considerazione del ruolo attualmente svolto da Marra all'interno del comune, della indubbia fiducia di cui gode dal sindaco Virginia Raggi".

 Lo scrive il gip nel giustificare la detenzione di Raffaele Marra. Il braccio destro del primo cittadino capitolino è stato arrestato stamattina dai carabinieri con l'accusa di corruzione. Avrebbe ricevuto una maxi tangente da 367 mila euro dall'immobiliarista Sergio Scarpellini (anche lui arrestato). Due assegni circolari da 250 mila e 117 mila euro per l'acquisto di una casa in via Prati Fiscali 258, a Roma, intestata alla moglie di Marra, Chiara Perico nel giugno del 2013.

ONESTA'! ONESTA'!



Grillo avrebbe già in estate intimato alla Raggi di liberarsi di Marra,già collaboratore di Alemanno e che ora si scopre uomo dei peggiori  palazzinari romani (“sono  a disposizione”) e implicato in vicende di corruzione. La Raggi non lo ha mollato e non se ne sono volute approfondire le ragioni: l'ambiente dal quale la Raggi proviene, che la ha sponsorizzata e che la sostiene è quello di una certa destra affaristica romana. Marra è il garante e il cane da guardia di questi circoli e dunque è intoccabile (tranne che dalle inchieste penali). Ora simul stabunt, simul cadent, la Raggi, Marra e probabilmente lo stesso M5S, che prendendo le distanze dalla sua prima vera esperienza di governo dichiarerà la propria inconsistenza e inaffidabilita'. Salvo che voglia affondare con Virginia.



Potrebbe "autosospendersi" pure lei...anzi, pure Renzi potrebbe tornare da Mattarella e dirgli "ci ho ripensato: non mi dimetto ma mi autosospendo". Poi ci "autosospendiamo" tutti, quando dobbiamo andare a lavorare, quando dobbiamo pagare tasse e bollette, quando il vigile ci fa la multa, quando incontriamo persone che non possiamo soffrire.. facciamo il Bel Paese degli "autosospesi"! Sala sei un genio!



Cari grillini, abbiate l'acume di non difendere più la Raggi, perché a breve sarà Grillo stesso a scaricarla e diventerete come quei soldati giapponesi che continuavano a combattere ignorando che il loro imperatore si era arreso. Sono gli inconvenienti di chi si fa suddito



La Raggi, consapevole che a sostenerla sono rimaste solo le persone più fanatiche o ottuse o cieche a qualunque evidenza, può anche permettersi di mentire spudoratamente e dire che Marra era solo un "tecnico" che lavora da anni al Comune e addirittura che è solo uno dei 23.000 dipendenti del Comune (sic!!!). Si dà il caso che è lei che ha nominato questo "tecnico" capo del personale e chiunque abbia una sia pur pallida idea di come funziona una amministrazione comunale sa che il capo del personale è la figura più potente dopo il sindaco (talora nei fatti anche più del sindaco). Per tutti gli altri c'è babbo natale.



“Marra e' solo uno dei 23.000 dipendenti del Comune di Roma", dice la Raggi. Peccato che proprio lei lo abbia messo a capo degli altri 22.999. La Raggi quando apre bocca è una continua offesa all'intelligenza e noi abbiamo la stravagante abitudine di saper perdonare tutti, pure i serial killer, ma non chi offende la nostra intelligenza.



Il caso Marra è ancora niente. È in arrivo un avviso di garanzia alla Raggi per la nomina-promozione di Romeo. Abuso d'ufficio, quasi ordinaria amministrazione per un sindaco, ma non se è 5S. Finiranno impiccati allo stesso cappio che sventolano nelle piazze.



Una volta si diceva, ironicamente: "contr'ordine, compagni!" a segnare i disinvolti e repentini mutamenti di linea nei vecchi partiti comunisti, ordinati dai loro leader. Oggi anche i seguaci del M5S, sul caso Raggi, sapranno quanto è dura la vita del militante stalinista, essendo in fondo il grillismo nient'altro che la variante 2.0 dello stalinismo, più ridicola che tragica per fortuna.



L'Italia diventerebbe un paese civile se scomparissero da un lato il giustizialismo forcaiolo, che finisce regolarmente impiccato al cappio che agita nelle piazze, e dall'altro lato il finto garantismo pro domo sua. Con tutti quelli che passano con disinvoltura dall'uno all'altro campo, a seconda delle convenienze o del fanatismo politico di appartenenza. Temo, però, che sia un miracolo impossibile in questo eone.


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